Giammarco e l'Adriatico

Istituto per gli Studi Adriatici

 

 

 

 

 

Presentazione

Convegno CISDID in Italy

In Memory of Ernesto Giammarco

Mare Gratis di Fabio Fiori

Campagna Soci

STEVKA SMITRAN

StevkaŠmitran, poetessa, traduttrice, saggista e docente universitaria, è nata a BosanskaGradiška (Bosnia-Erzegovina) dove ha trascorso l’infanzia e che considera l’evento centrale della sua biografia e della sua poetica. Compiuti gli studi universitari a Belgrado, si trasferisce in Italia. Completa gli studi di Master e di dottorato, si dedica alla cultura italiana e collabora con la testata regionale della RAI. E' autore di oltre cento, tra volumi, saggi, traduzioni, introduzioni sulla letteratura slava (serba, croata, russa, macedone) e ha curato in prima traduzione italiana le opere poetiche di Ivo Andrić, MiodragPavlović e di altri autori.

 

Ha pubblicato le seguenti raccolte di poesia: Slavica (2000), Le mie cose (Moje stvari) (2003), Italica e oltre (2004), Dall’impero (2007), Le ciglia d’Oriente (2013). Ha pubblicato il libro di storia Gli uscocchi. Pirati, ribelli, guerrieri tragli imperi ottomano e asburgico e la Repubblica di Venezia (2009).

 

Ha ricevuto diversi premi per la poesia e per la traduzione. La sua poesia è presente in numerose antologie e tradotta in portoghese, spagnolo, turco, romeno, bulgaro, inglese. E’segretario del premio internazionale “NordSud” di Letteratura e Scienze presso la Fondazione Pescarabruzzo.

 

Nel 2007 ha ricevuto il riconoscimento Great Women of the 21st Century dall’ American Biographical Institute.

 

Questo mare

 

E’ triste vedere questo mare

a me tramandato come un antico canto

perché mi specchi in esso.

E’ crudele ricordarsi

che nemmeno agli altri apparteneva

sebbene ne erano innamorati.

 

Non interrogo i suoi pesci,

non penso alle sue gocce,

né al suono delle sue conchiglie.

  

E’ vana la certezza,

mi appoggio al vento

che increspa le onde,

parlo la sua lingua

che, inconsolabile,

mi ricorda di doverlo restituire

questo mare,

che vedo per la prima volta.

 

(S. S., Dall’impero, 2007)

 

***

 

E’ UNA GIORNATA D’ESTATE

                                           a Elio Pecora

 

E’ una giornata d’estate, mi chiami da Sant’Arsenio,

sugli scogli di Pescara un gabbiano biancheggia

e quando l’afa ingoia l’immagine 

sulla battigia i tuoi cammini riconosco 

mi riparo all’ombra del tuo albero segaligno

                         ti prendi il  caldo del sole

                         e noi il fresco del tuo albero -                                    

                         mi sovviene l’antica ballata                                

 fu quando il dolore mi straziava 

 quando tenevo tra le mani offese 

 un segnalibro della tristezza,

 l'’ho cucinata nella pentola dei grandi eventi,

 la tua calma mi  ha tolto il grido dal petto -

 hai poggiato i piedi nella rugiada

                           del mio giardino dove

                           ogni filo d’erba

                           ha un suo nome

 E’ una giornata d’estate, speziata dal tuo canto, sugli  

 scogli incisi i tuoi versi lumeggiano

                            l’esperienza delle parole

                             venuta dalle solitudini del Poeta

saprai già che ho invitato le onde al desco di oggi,

per trattenere allungo il loro bisbiglio -

mangeremo la migliore zuppa di pesce.

 

 

29 agosto 2016

Inedito.