Gli anni ’70 e i Convegni interadriatici

Ormai affermatosi come uno dei protagonisti della rinascita culturale dell’Abruzzo, Giammarco porta avanti alacremente i molteplici impegni universitari, scientifici e organizzativi, incurante di faziosità e lotte di campanile che non di rado lo scelgono come bersaglio, nonché delle amarezze che talvolta gli provengono da beghe accademiche e da incomprensioni con alcuni allievi. Anche la politica lo ha deluso, disattendendone le aspirazioni al rinnovamento; continua pertanto in splendida solitudine la sua instancabile opera di costruttore di sapere e di cultura.
Costituitasi a Pescara la Facoltà di Lingue e letterature straniere, accetta anche qui incarichi d’insegnamento, dividendosi tra le sedi universitarie pescarese, chietina (dove fonda in questi anni l’Istituto di Glottologia) e aquilana. Partecipa ai più importanti Convegni italiani di Linguistica e fa parte dei principali sodalizi scientifici: la Fondazione “L. Valla”, la Società Italiana di Glottologia, il Sodalizio Glottologico milanese, il Comitato per le Scienze Onomastiche del C.N.R., il Centro Studi per la Dialettologia Italiana. Nel 1972 è a Bucarest per un Convegno ovidiano, dove presenta uno studio sulla romanizzazione della Valle Peligna al tempo di Ovidio. Sebbene i numerosi impegni lo portino sempre più spesso a viaggiare in Italia e anche all’estero, non rinuncia a tenere conferenze e seminari in varie località dell’Abruzzo, rispondendo con grande generosità ad ogni invito che gli viene rivolto.
La produzione di questo periodo è ancora abbondante e oltremodo significativa: nel 1973 escono le monografie Abruzzo dialettale e Abruzzo antico e nuovo; nel 1976 appare sulla rivista “Abruzzo” un saggio fondante, dal titolo Le aree culturali dell’Abruzzo, dove tra l’altro teorizza l’area metropolitana Chieti-Pescara; nello stesso anno pubblica l’antologia La poesia dialettale abruzzese dell’ultimo trentennio; i volumi che completano il DAM escono rispettivamente nel ’76 (III, N-R) e nel ’79 (IV, S-Z); nel 1979, nella collana specialistica “Profilo dei dialetti italiani”, ideata e diretta da Manlio Cortelazzo per la casa editrice Pacini di Pisa, l’Abruzzo è rappresentato dal bel volume curato da Ernesto Giammarco; anche l’Istituto Geografico De Agostini di Novara gli affida l’incarico di preparare i profili dei dialetti abruzzesi e molisani.